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il triangolo
1. Il simbolismo del
triangolo ripete quello del numero tre. Esso può
essere pienamente espresso soltanto in funzione
dei suoi rapporti con le altre figure geometriche.
Secondo Boezio, che riprende le concezioni
geometriche platoniche e che è studiato dagli
autori romani, la prima superficie è il triangolo,
la seconda il quadrato e la terza il pentagono.
Ogni figura, se dal suo centro partono linee verso
gli angoli, può essere divisa in più triangoli. Il
triangolo è alla base della formazione della
piramide.
Il triangolo equilatero rappresenta la divinità,
l'armonia, la proporzione. Poiché ogni generazione
si produce per divisione, l'uomo corrisponde a un
triangolo equilatero tagliato in due, cioè a un
triangolo rettangolo. Questo, secondo l'opinione
di Platone nel Tìmeo, è anche rappresentativo
della terra. La trasformazione dei triangolo
equilatero in triangolo rettangolo si traduce con
una perdita di equilibrio.
2. Fra le diverse figure geometriche, dopo il
triangolo equilatero vengono il quadrato ed il
pentagono. Il pentagono stellato diviene un
pentagramma che designa l'armonia universale. Lo
si ritrova spesso, poiché è impiegato come
talismano contro le cattive influenze. Esso è la
chiave della geometria ed è alla base della sectio
aurea, chiamata anche proportio divina. J. E.
Emerit ha mostrato come si effettua la transizione
del pentagono, che designa il mondo dei piani, al
dodecaedro, che rappresenta il mondo dei volumi e
che corrisponde ai dodici segni zodíacali. Egli si
rifà ad un testo di Davisson. A ciascun segno
primario (esaedro, tetraedro, dodecaedro)
corrisponde un proprio piano: al cubo, il
quadrato; alla piramide, il triangolo; al
dodecaedro, il pentagono. Le corrispondenze fra i
numeri e le figure geometriche sono assolute,
tanto che l'uomo risulta da un gioco di contrari,
non può avere il significato del cerchio, che
rappresenta l'unítà e la perfezione. Tutto gli
sfugge: il triangolo, il quadrato, la stella a
cinque punte e il sigillo di Salomone a sei
strisce. Se l'uomo non è nato allo spirito, queste
figure geometriche mantengono segreti i loro
simboli, che corrispondono ai numeri 3, 4, 5, 6.
Il dodecaedro diviene accessibile soltanto
nell'ordine della perfezione.
3. Le affinità fra quadrato e rettangolo nella
costruzione sono state a lungo studiate da Matila
Ghyka. I triangoli e ì rettangoli giocano un ruolo
importante; donde il significato della squadra
nell'arte della costruzione. Thomas Walter, nella
sua critica ai lavori di Moessel, cita i versi del
libro dei tagliatori di pietre concernenti gli
angoli e i rettangoli. L'essenziale è trovare il
centro, definire il punto. Ch. Funck Hellet ha
tentato una restituzione proporzionale, che ci
permette di avere un senso esatto del dato
primitivo. La simmetria è sempre fondamentale. Se
esaminiamo ad esempio la cattedrale di Angouléme,
appare innegabile che la disposizione
architettonìca della facciata è il riflesso di una
disposizione interiore. Lo stesso dicasi per la
struttura delle chiese romaniche fedeli alla
tradizione. Tali esenipi mostrano come, nel XII
secolo, la scultura e la pittura non fossero
distinte dagli altri aspetti della vita
spirituale.
4. Il triangolo è il glìfo del raggio solare,
presso gli antichi Maya, analogo al chiodo che
forma il germe del mais nascendo, quando fora la
superficie dei suolo quattro giorni dopo
l'interramento del seme.
Alludendo al sole e al mais, il triangolo è
doppiamente simbolo di fecondità.
E' spesso utilizzato nei fregi ornamentali, in
India, in Grecia, a Roma. Il suo significato è
costante.
Il triangolo con la punta in alto rappresenta il
fuoco e il sesso maschile; con la punta in basso
l'acqua e il sesso femminile. Il sigillodi
Salomone è composto da due triangoli rovesciati e
rappresenta notoriamente la saggezza umana. Il
triangolo equilatero, nella tradizione del
giudaismo, rappresenta Dio, di cui è vietato
pronunciare il nome.
5. Oltre alla sua importanza ben nota nel
Pitagorismo, il triangolo è nell'alchimia il
simbolo del fuoco e anche del cuore.
Occorre sempre considerare a questo proposito i
rapporti fra il triangolo dritto e il triangolo
rovesciato, essendo il secondo il riflesso del
primo: si tratta dei rispettivi simboli della
Natura divina del Cristo e della sua natura umana;
sono anche quelli della mon
tagna e della caverna.
Il triangolo rovesciato è, in India, il simbolo
della yoni, triangoli raffiguranti Purusha e
Prakriti, Shiva e la Shakti, il linga e la yoni,
il fuoco e l'acqua, le tendenze sattva e tamas. Il
loro equilibrio, sotto la forma dell'esagono
stellato è rajas, l'espansione sul piano della
manifestazione. La loro congiunzione, sotto forma
del damaru di Shiva, si effettua per la punta: è
il bindu, il germe della manifestazione.
6. E' nota l'importanza attribuita al triangolo
dalla massoneria, che essa chiama il Delta
luminoso, in riferimento, non all'imboccatura di
un fiume dalle molteplici diramazioni, ma alla
forma della maiuscola greca delta. Il triangolo
sublime è quello la cui vetta è di 36' e i due
angoli di base di 72'. Ogni triangolo
corrisponderebbe a un elemento: l'equilatero alla
terra, il rettangolo all'acqua, lo scaleno
all'aria, l'isoscele al fuoco. Ai triangoli sono
legate numerose speculazioni sui poliedri
regolari, che derivano dagli equilateri; sulle
innumerevoli triadi della storia religiosa ; sui
trittici della moralità: ben pensare, ben dire,
ben fare; saggezza, forza, beltà, ecc.; sulle fasi
del tempo e della vita: passato, presente,
avvenire; nascita, maturità, morte; sui tre
principi di base dell'alchimia: sale, zolfo e
mercurio ecc. Tali enumerazioni conducono
facilmente dal simbolismo allo stereotipo. Il
triangolo massonico rappresenta alla sua base la
Durata e, sui lati che si ricongiungono alla
vetta, Tenebre e Luce; il che comporrebbe il
ternario cosmico. Quanto al delta luminoso della
tradizione, esso sarebbe un triangolo isoscele
dalla base più larga di ciascun lato, come il
frontone di un tempio: con 108' in cima e 36' per
ogni lato della base: un tale triangolo
corrisponderebbe al numero d'oro. Inoltre in
questo triangolo si iscriverebbero perfettamente
la stella fiammeggiante e il pentagono.
Tratto
da Jean Chevalier - Alain
Gheerbrant,Dictionnaire dews symboles, Paris
1969
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il colore socondo Itten
il simbolismo del colore
la sezione aurea
il
triangolo
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